L’Associazione culturale Akkademia du Krivu viene fondata il 24 luglio 1995, presso lo studio notarile Cottone Vincenzo e Di Giorgio Concetta di Palermo. L’Associazione è apolitica, aconfessionale e senza scopo di lucro. I fatti che precedono l’atto di fondazione della Kademia du Krivu, sono tutti collegati all’attività del Presidente onorario Filippo Maria Provitina, originario di Agira, che la ideò e la volle nella capitale della Sicilia.
Il logos dell’Associazione è un setaccio circolare a maglia fitta al centro del quale residua la triscele con gorgòneion onde visualizzare che la “Kademia du Krivu” ”…cerni tutti i purkarî pi skartari u meghu di littiratura, arti, xenzi…”; a questo fine ha anche istituito il Premio “Linguaju Sicilianu”.
Già il 16 maggio 1991, infatti, provenendo da oltre un lustru di ricerca del modello più attestato di scrittura siciliana culminato con la frequentazione di un apposito corso tenuto da Paolo Messina e Salvatore Camilleri nell’istituto palermitano di Orio Poerio, espose alla stampa, nel corso di una conferenza tenuta per l’Associazione culturale “Maria Cristina di Savoia” di Caltagirone, la necessità di ricercare la koinè della lingua siciliana scritta oltre l’uso dell’alfabeto italiano. Qui stava la novità e la rottura con tutte le altre scuole di pensiero, quella di Poerio compresa.
Dopo averlo ribadito in diverse pubbliche occasioni, anche con eco di stampa, e averlo partecipato a Giambattista Nicastro (che ne condivise il principio), il 4 dicembre 1994, nel corso di un applaudito intervento al teatro S. Eugenio papa di Palermo, presentò al mondo della cultura la bozza in trenta articoli di uno “statuto associativo” dove si configurava l’ardito obiettivo di ritrovare la primaria lingua attraverso lo studio dei vari dialetti siciliani che da questa erano derivati.
Ebbene, quest’Associazione apolitica e aconfessionale, senza scopo di lucro, come avvenne per l’”Accademia Siciliana” fondato nel 1790 da Francesco Paolo Di Blasi (poi giustiziato nel 1795) e presieduta da Giovanni Meli, scrisse in siciliano il suo Statuto. Essa si articola in “istituti culturali” – operanti nel vasto scibile del sapere umano – coordinati da una “direzione tecnica” affidata allo stesso ideatore che pure dirige il “Bollettino sociale”, il giornale “U dammusu” e la collana editoriale “Maidda” per conto della stessa Associazione, oltre ad altra collana, sempre interamente in lingua siciliana, “Tannura”, per conto dell’Editrice “Thule”.
Il percorso della Kademia du Krivu (denominazione con la quale venne poi di fatto individuata) è stato molto accidentato causa che il Provitina, eletto suo Presidente onorario, non ne ha mai consentito l’inquinamento, sotto qualsiasi forma camuffato, vigilando costantemente e costantemente intervenendo contro i vari tentativi di omologazione e di corruzione. Tra quelli che hanno creduto allo spirito della Kademia du Krivu e che ne sono divenuti soci onorari: Orazio De Guilmi, Benedetto Rocco, Tommaso Romano, Giuseppe Scianò, Maria Paola Villanova.
Nel gennaio del 2008, con il prematuro decesso di Attilio Guccione che nelle varie fasi amministrative ne era stato segretario, tesoriere, commissario straordinario, vicepresidente e presidente, e che, in un momento di crisi, l’aveva accolta nella sede di altra Associazione da lui fondata e presieduta a San Martino delle Scale di Monreale, ha in pratica continuato a operare soprattutto nella azione indefessa del suo Presidente onorario che la pose alla base della propria attività di docente-cultore di Linguistica presso l’Istituto Superiore di Giornalismo e presso la Società per l’Amicizia tra i Popoli di Palermo. Il suo programma comprende, infatti, il capitolo di Glottografia siciliana, dove i ventinove suoni distintivi della tabella fonica del siculo idioma trovano concreta espressione negli altrettanti segni della sua tavola grafica.
Kka potti skriviri n’talianu grazi ô 2u komma di l’art. 4 du so Statutu di funnazioni ka u kunsenti n’partikulari ukasioni.